Le Nostre Storie

Storia del “Residence Serristori”

Storia del “Residence Serristori”

Le Nostre Storie

Quando l’impegno sociale si trasforma in un simbolo della rinascita, dell’integrazione ma anche del divertimento e della spensieratezza prende il nome di “Residence Serristori”. Siamo a Castiglion Fiorentino, lungo la provinciale della Misericordia, a poche centinaia di metri dal ponte di Cesa, il confine naturale tra il paese della Torre del Cassero e Marciano della Chiana. Qui, immersa nel verde della campagna toscana sorge una struttura famosa in tutta Italia. Si perché, qui, è nata la prima scuola di ultraleggeri per disabili in Italia. La storia risale a diversi anni fa quando un sacerdote, entusiasta della vita, il rimpianto padre Arturo Buresti, e il suo grande amico Luciano Giannini, un vulcanologo con la passione per gli aerei, pensano ad un luogo dove ragazzi, famiglie e giovani uomini possano vivere una vita più semplice, senza barriere architettoniche. I primi ad aderire a questo progetto, tanto originale quanto lungimirante, sono Arnaldo Valdarnini, maestro di professione e giornalista per passione, in pratica la memoria storica dell’intero paese, e Franco Bentenuti, un giovane ragazzo cortonese che per un drammatico incidente motociclistico è costretto a vivere su di una sedia a rotelle. Insieme a loro Paolo Barucchieri, il deus ex machina del college americano “Santa Chiara” recentemente scomparso. “Da un anno a questa parte – dichiara Franco Bentenuti – alberga in me e in tutti i miei compagni un grande vuoto. Per noi Paolo era un amico sincero e fidato, era un compagno di ‘viaggio’ importantissimo”. L’avventura dei “pionieri del volo a motore” comincia nel 1995. In quel periodo Franco Bentenuti, primo pilota italiano di ultraleggeri ed elicotteri, diventa presidente dell’associazione sportiva “Baroni Rotti” e insieme ai suoi

soci-amici decide di costruire il centro volo. L’appezzamento di terra è quello messo a disposizione dall’Ente Serristori. “Un giorno un ragazzo disabile che faceva parte della mia stessa associazione di paraplegici mi ha raccontato della sua esperienza di volo con Luciano Giannini, quello che poi sarebbe diventato il nostro istruttore. Era entusiasta, ma allo stesso tempo molto triste perché non poteva manovrare l’apparecchio – racconta – Ed è per questo motivo che è nata l’associazione. Noi vogliamo promuovere l’attività di volo anche tra chi è portatore di deficit motori. Il nostro slogan recita: ‘Le Barriere Si Rompono, Ma Ci Sono Posti Dove Ce Ne Sono Meno Da Rompere’. Per noi il cielo è il luogo ideale per vivere, lì non ci sono barriere per nessuno! Quando siamo ai comandi di un ultraleggero le sensazioni che proviamo sono raddoppiate rispetto ad un normodotato. Del resto trascorriamo la nostra vita seduti su una sedia rotelle e quindi il volo ci fa sentire veramente liberi, ed è una sensazione bellissima!” Comincia così il lavoro per realizzare la struttura. “Abbiamo costruito alcuni hangar, falciato l’erba e impiantato la manica a vento – continua con il sorriso sulle labbra – eravamo felicissimi. I nostri sogni stavano diventando realtà”. L’inaugurazione ufficiale dell’aviosuperfice avviene l’anno successivo. Intanto i ruderi che sorgono a poche decine di metri non vengono né utilizzati né tanto meno ristrutturati. Fino a quando, siamo nel 2000, viene bandita un’asta pubblica “alla quale – Franco continua il suo racconto – decidiamo di partecipare”. Per 750 mila euro in più i 20 soci diventano i proprietari dell’appezzamento di terra con alcuni hangar e altrettanti aerei ultraleggeri. Ed oggi, a distanza di 10 anni, in quello stesso terreno, ci sono 15 appartamenti, di cui 8 accessibili ai disabili, un ristorante ed una piscina. “Per il nome della struttura – spiega ancora Bentenuti – abbiamo scelto quello del Conte Serristori”. Si perché il terreno dove sorge il residence era gestito dall’Ente Serristori che ha proprio come finalità aiutare le persone più deboli ed indifese. Così a distanza di decine e decine di anni, ancora una volta, il volere del Conte Serristori, il nobiluomo fiorentino che lasciò le sue ricchezze ai padri Filippini di Castiglion Fiorentino i quali le impegnarono verso i ragazzi bisognosi, veniva mantenuto. Ed oggi il “Residence Serristori” è diventato una delle più importanti realtà nel settore del Volo da Diporto, Sportivo e non solo, dimostrando, quindi, che la buona volontà consente di raggiungere importanti traguardi. Come è successo nel 2011 quando l’Aviosuperficie Serristori è andato il “Premio Avioportolano” per il miglior scalo avio-turistico italiano. Un premio molto prestigioso, in Italia esistono centinaia di scali, che porta in alto il nome di Castiglion Fiorentino e di tutta la vallata.

“Ogni anno – continua Franco – atterrano circa 300 aerei”.

Prevalentemente arrivano dalla Francia, Germania e dall’Austria. “Anche a gruppi di 20-30 aeromobili” spiega. Sono tanti, quindi, i temerari del cielo che decidono di trascorrere alcune ore o addirittura dei giorni nella struttura. Il comfort degli appartamenti, le prelibatezze enogastronomiche e l’incantevole paesaggio sono la cornice ideale per una vacanza, per un momento di relax. E poi non mancano le tante manifestazioni che ogni anno si svolgono proprio all’interno del residence “Serristori”. Una su tutte, la “Festa dell’Aria” che richiama migliaia di persone dai paesi limitrofi e non solo. Grazie, quindi, alla “combriccola” di amici a Castiglion Fiorentino si trova un villaggio turistico con un centro volo per disabili, punto di riferimento per tutta la penisola italiana. Ma c’è anche il “Residence Serristori” con i suoi 15 appartamenti, di cui 8 accessibili ai disabili, un ristorante ed una piscina. Un luogo di divertimento puro. Immersi nella natura incontaminata è, infatti, possibile gustare le prelibatezze enogastronomiche della zona, rilassarsi in piscina e ogni tanto alzare il naso verso il cielo dove gli “uccelli di ferro” disegnano un cuore. Ritorna sempre il volo, lo spazio, il cielo, le nuvole e l’immensità. In una sola parola la libertà.

  • Ricarca struttura
  • Previsioni Meteo