La Vendemmia

Vino è spesso sinonimo di festa. Non solo perché questa bevanda porta naturalmente allegrezza ma anche perché “fare il vino” è un’operazione piacevole e delicata, diremmo esteticamente elegante, e ha con sé tutto un seguito di gesti divenuti rituali, e quindi quasi venerati dalla popolazione delle campagne. La vendemmia in Valdichiana prende il via nel mese di settembre e a volte si protrae fino ad ottobre. Il vitigno principe della provincia di Arezzo è il Sangiovese ma ultimamente si va diffondendo la pratica di non abbandonare la tradizione producendo vini composti con una bassa percentuale di Cabernet o Merlot. In fondo, nei filari che per secoli hanno coperto le colline tanto care a Piero della Francesca sono sempre presenti vitigni più particolari. E di alcuni di questi ancora oggi non ne sappiamo definire la varietà. Erano i vitigni che servivano ad “arrotondare” il Sangiovese, quindi possiamo dire che i tagli che oggi gli enologi fanno nelle cantine, un tempo i contadini li facevano sapientemente nella vigna, ma la tradizione, per fortuna, continua. Oggi, grazie al recupero di vitigni storici (come il Canaiolo, la Malvasia, il Foglia Tonda, il Colorino) il Sangiovese ha ritrovato molti comopagni di un tempo, e i vini con lo spirito del luogo sono sempre più diffusi e apprezzati. successivo.
Il territorio aretino vanta una DOCG Chianti Colli Aretini e ben 3 DOC con vini rossi, rosati, bianchi e vinsanto: Cortona, Valdichiana e Pietraviva.
In questo primo scorcio d’autunno la provincia di Arezzo e in particolar modo la Valdichiana si anima di feste legate all’uva e alla vendemmia come la “Festa di Bacco” organizzata dal terziere di Porta Fiorentina. Gli agriturismi aprono le proprie cantine e le piazze brulicano di persone in cerca dei prodotti tipici.
Brani tratti dal libro “Terroirs” Viaggio dei sensi tra Valdichiana a Provenza.
In collaborazione con L’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese