La Storia dei “Casali in Val di Chio”

Raccogliere l’eredità del passato trasformandola in una fiorente attività. Una sfida certamente non facile ma che Lidia e Roberta hanno accettato e vinto con onore. Hanno trasformato dei vecchi casali di famiglia in agriturismi di prestigio. “Il nostro intento – affermano le due cognate-amiche – è stato sempre quello di offrire ai visitatori un’atmosfera dal sapore antico”. Ed è proprio questo quello che si respira visitando i “Casali in Val di Chio”. Case coloniche, borghi medievali e antiche roccaforti militari. Secoli di storia e di tradizioni millenarie hanno segnato queste antiche mura. Un patrimonio storico-artistico che se non opportunatamente recuperato poteva scomparire nel nulla. Ma grazie alla lungimiranza delle due cognate gli edifici, oggi, stanno vivendo una nuova “vita”, una nuova avventura che si chiama, appunto, “Casali in Val di Chio”. Ci troviamo nella valle più suggestiva e forse ancora poco conosciuta di Castiglion Fiorentino. Qui, sembra che il tempo non sia mai trascorso. I ritmi frenetici della vita moderna non oltrepassano la strada e nella campagna circostante domina il tranquillo silenzio. I contadini con il loro lavoro conservano inalterato un paesaggio unico ed inconfondibile nel quale si ergono maestosi i casali della famiglia Buccelletti. “Le prime testimonianze della nostra famiglia – raccontano Lidia e Roberta – risalgono al 1600”. E adesso come allora tutte le attività intraprese hanno un solo fine: valorizzare il territorio. Ma senza competenza e professionalità i “Casali in Val di Chio” non avrebbero mai potuto ritagliarsi un posto di tutto rispetto nel campo della ricezione turistica. Ecco che Lidia e Roberta ritornano sui banchi di scuola frequentando un corso di 6 mesi organizzato dalla Regione Toscana. Successivamente realizzano il logo dell’azienda e cominciano a frequentare le più importanti fiere europee del settore. Intanto, siamo nel 1996, termina la ristrutturazione del casale “Villa La Guardata”. “E’ il primo immobile – continuano all’unisono – che abbiamo rimesso a nuovo. Prende il via così la nostra nuova avventura lavorativa e otteniamo la licenza n. 5”. Da allora gli anni vengono scanditi dalle continue ristrutturazioni e dagli innumerevoli successi lavorativi. Nel 1998 viene ristrutturato “Borgo Santo Stefano”. Nel 2000 sarà la volta di “Villa San Martino” e infine nel 2008 vengono ultimati i lavori di “Borgo Gaggioleto”. I casali, che contano complessivamente 45 posti letto e tutti dotati di piscina, portano i nomi degli antichi siti in cui furono costruiti a partire dal XIII secolo. “I lavori improntanti nel rispetto delle regole artistiche e ambientali – precisano le due cognate – sono stati lunghi e laboriosi. Siamo state, infatti, una delle prime aziende ad avere la certificazione iso 14.001. Abbiamo conservato tutti i materiali originali oltre ad aver arredato i casali con cura rispettando tutti gli ambienti. Il nostro intento è sempre stato quello di ricreare l’essenza della vita di una volta!” Ed ora, dopo 16 anni di attività, Lidia e Roberta hanno davanti a loro una nuova sfida. “I mercati ce lo chiedono – affermano – se vuoi rimanere al passo con i tempi non ti devi mai fermare”. Ecco che ogni anno durante il mese di gennaio leggono le recensioni dei clienti, alcuni dei quali sono diventati dei veri e propri amici, e cercano di modificare, migliorare le proprie strutture in base ai suggerimenti.
C’è chi preferisce trascorrere intere giornate nelle cantine dell’azienda Buccelletti, ogni anno produce 20 mila bottiglie. C’è chi invece decide di vivere la vera vita dei contadini. Partecipano, così, alla vendemmia o alla raccolta delle olive. Imprenditrici finlandesi hanno addirittura creato anche un blog sull’esperienza vissuta. Alcune signore, invece, si dilettano in corsi di cucina, famosa la tradizionale ciaccia di pasqua, o si “coccolano” con degustazioni enogastronomiche. Fin qui il passato e il presente, ma quale sarà il futuro di Lidia e Roberta? “Speriamo – sostengono – che alcuni dei nostri 5 figli intraprendano questa entusiasmante avventura. E poi abbiamo un sogno nel cassetto che speriamo di realizzare. Ci piacerebbe ristrutturare un vecchio mulino”. E conoscendo le due imprenditrici, donne energiche ed entusiaste della vita, centreranno, ne siamo sicuri, anche questo obiettivo.