Ferragosto: festa dell’Assunzione della Vergine Maria

Ferragosto “Per l’Assunta l’oliva è unta”. Proverbio Popolare.
Ferragosto in origine, non era una festa limitata al giorno dell’Assunzione della Vergine Maria, il 15, ma durava tutto il mese. Questo perchè il primo imperatore romano istituì le “feriae Augusti”, cioè feste in onore di Augusto. Le celebrazioni religiose più importanti che si svolgevano in questo mese erano quelle del 13 agosto dedicate alla dea Diana, legata alla vita dei boschi, alle fasi lunari e alla maternità. A questa festa, inoltre, era permesso partecipare sia ai padroni che ai servi, senza che per un giorno esistessero differenze sociali. Le donne durante tutto l’anno appendevano all’interno del tempio tavolette votive e consacravano alla dea le proprie vesti, per ottenere così un parto facile e felice.
“Agosto, chiappa, spenna e metti arrosto”. Proverbio Popolare.
E’ la festa di mezzagosto, festa importante celebrata ovunque all’insegna del ritrovo collettivo, dell’allegria che l’estate porta nel pieno del suo vigore, prima dei grandi lavori autunnali. Giornata dedicata alle merende all’aperto, ai pellegrinaggi, ai palii marinari. Un po’ ovunque la notte della vigilia dell’Assunta venivano e vengono ancora accesi i falò, nelle pianure come nelle montagne dove lo spettacolo dei numerosi bagliori risplendenti dalle alture è ancora più suggestivo. Di nuovo, il fuoco simbolo di purificazione, di calore e di luce. Intorno ai falò la gente ballava e cantava. E mentre gli uomini sparavano colpi di fucile in aria, le donne e i ragazzi gridavano il tradizionale “Viva Maria”. Giochi tradizionali come “Sbarbacipolle” , “Palle e Santi” e il “decino” attiravano l’attenzione dei presenti mentre veniva servita la “panzanella”. Si tratta di un’insalata con tante verdure di stagione e pane raffermo ammollato. Il pane è un altro protagonista di questa festa che oggi come allora aggrega la comunità. Agosto in generale era il mese dei pellegrinaggi e in Val di Chiana tutti si riversavano al Santuario della Madonna di Conocio (Trestina-Umbria), 15 agosto.
I pellegrini giungevano a piedi la sera della vigilia per poi ripartire il giorno dopo, ospitati per dormire dai contadini del luogo. A Cortona, invece, era la Madonna dei Gingilli, con bancarelle e ricami d’ogni tipo, nella piazza del Duomo.
Brano tratto da “Vita in Toscana”, libro gentilmente concesso dall’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese