Con la Settimana Santa a Castiglion Fiorentino rivivono le suggestive processioni.

Con l’inizio della Settimana Santa in tanti centri italiani e non solo si svolgono numerose e suggestive rievocazioni della Passione e morte di N.S. Gesù Cristo. Ma se di queste manifestazioni, più di 3 mila quelle censite, si facesse una sorta di classifica potremmo star sicuri che Castiglion Fiorentino balzerebbe tra le primissime posizioni. Si perché, negli anni, il paese della Torre del Cassero ha saputo gelosamente conservare sia l’aspetto che l’atmosfera dei secoli passati. Uomini e donne incappucciati appartenenti a tre differenti compagnie nate tra il XVI e XVII secolo – S. Antonio vestita di bianco, Buona Morte vestita di nero e la Compagnia del Gesù vestita di blu – sfilano con la buffa sul viso e con la torcia in mano rischiarando, così, le vie del centro storico. Durante la processione accompagnano i crociferi, i portatori di simulacri lignei in grandezza naturale, che rappresentano i momenti della Passione di Gesù. La popolazione, rimasta attaccatissima alla fede ed alle tradizioni cristiane, non celebra soltanto una speciale funzione religiosa o una solenne e mesta processione del Gesù Morto ma tutte queste cose insieme. E le testimonianze dell’amore dei castiglionesi a Gèsù Crocifisso non rimangono circoscritte nelle opere d’arte tramandate dai padri e conservate nei sacrari delle chiese o del Museo comunale ma vivono e rivivono all’aperto, in particolar modo nelle vie e nelle piazze del paese. Ecco che la sera del martedì e del mercoledì santo (le uscite sono previste intorno alle ore 21) si snodano per le vie del paese le Processioni che vogliono rievocare rispettivamente l’arresto di Gesù e la Sua flagellazione e quindi l’inizio della Sua passione. La prima è curata dalla Compagnia di Sant’Antonio (cappe bianche) con partenza dalla chiesa di San Francesco, mentre la seconda dalla Compagnia della Misericordia (cappe nere) con partenza della Chiesa della Buona Morte. Da sempre, il popolo le chiama le processioni di “Cristo preso nell’Orto” e di “Cristo legato alla colonna” ed esse, per una straordinaria e misteriosa coincidenza, ricordano l’arresto di Cristo proprio nella notte tra martedì e mercoledì durante la quale probabilmente ebbe luogo. Il Venerdì Santo, sempre intorno alle ore 21, è in programma l’ancor più solenne Processione del Gesù Morto e della Madonna Addolorata. In questo caso la processione è curata dalla Compagnia del Gesù (cappe blu) con partenza dalla celebre e preziosa Chiesa del Gesù che sorge a fianco del Duomo. Ma il rito più spettacolare è il “volo” o “volata” che si svolge il sabato santo, a mezzanotte, al canto del Gloria. Quest’anno non si terrà nella chiesa della Collegiata, chiusa per lavori, bensì nella chiesa di San Francesco. La bella statua del “Resurrexit” del ‘600 del peso di alcuni quintali, viene portata a spalla dai confratelli della Santissima Trinità.