Le Nostre Storie

Storia del B&B “La Casa del Frate”

Storia del B&B “La Casa del Frate”

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Oggi via Cavour è un agglomerato di case. Ma un tempo lì sorgeva una sola abitazione…la “Casa del Frate”. Tutti gli anni dall’inizio dell’autunno e fino alla fine del mese di febbraio i frati francescani del santuario de “La Verna” soggiornavano nell’antico “ospizio”. Arrivavano a Castiglion Fiorentino per la “cerca”. La “cerca” non era altro che l’avventura che intraprendeva, in questo caso, un religioso per raccogliere le offerte e le donazioni della gente o meglio dei benefattori del luogo. Olio, vino ma anche soldi. Insomma era in “cerca”, appunto, di tutte quelle ricchezze che il territorio gli poteva offrire. Ed oggi quel luogo denso di storia e carico di atmosfera è diventato un B&B. L’aria che si respira è sempre la stessa anche se i frati ormai non ci sono più. Al loro posto ci sono i turisti, i visitatori, gli ospiti che decidono di trascorrere qualche giorno sereno a Castiglion Fiorentino. “Ma qualche volta il rito della cerca si ripete” afferma sorridendo Paola Bernardini la titolare della struttura. Infatti, sempre più turisti arrivano nel paese della Torre del Cassero e in generale in Toscana per comprare i prodotti enogastronomici. Vino, olio, miele e formaggi. Un acquisto se non a chilometri zero ma almeno genuino. La storia della “Casa del Frate” si perde nella notte dei tempi. Le prime testimonianze risalgono al 1801, è la data incisa nel pozzo che si trova in giardino. Ma c’è chi pensa che almeno dal 1700 questo luogo veniva frequentato dai frati francescani. L’ultimo religioso che ha soggiornato in via Cavour si chiamava Fra’ Gregorio Renzi ed era originario di Sestino. “Per la mia famiglia – continua Paola – era più che un grande amico. Era considerato, a ragione, come un membro della famiglia”. E il ricordo di questo grande amico-frate è ancora presente nella struttura. Paola conserva un suo rosario, una sua bibbia e una foto. “In questo modo lo sento ancora vicino a me e alla mia famiglia, mi sembra che mi protegga dall’alto” dichiara. E a lui sono dedicate anche due delle tre stanze. Si tratta della “Camera di Gregorio” e della “Cantina del frate”. L’altra si chiama la “Camera della Santina”, una lontana parente della famiglia Bernardini. Alla “Casa del Frate” la sobrietà e la comodità diventano un solo stile. “L’idea di trasformare l’ospizio francescano in un B&B – racconta Paola – mi è venuta nel 2000 ma solo 4 anni dopo ho intrapreso questa nuova ed entusiasmante avventura”. E da allora la “Casa del Frate” viene visitata da decine di turisti. C’è chi è in cerca di tranquillità, chi è affamato di storia e di cultura, chi invece, forse più prosaicamente, vuole solo ritemprare il corpo con le delizie enogastronomiche del territorio. E alla “Casa del Frate” caro viandante puoi soddisfare ogni tuo desiderio.

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